About Us

Our work strives to enhance our sense of surroundings, identity and relationship to others and the physical spaces we inhabit, whether feral or human-made.

Selected Awards
  • 2004 — Aga Khan Award for Architecture
  • 2009 — Mies van der Rohe Award
  • 2013 — AIA/ALA Library Building Award
  • 2015 — Best Interior, Designers Saturday
  • 2016 — AIA New York Honor Award

Suspended | آویختگان

Inspiro. Conservo il pieno. Espiro. Ritengo il vuoto. Ancora.
Suspended, آویختگان, sospeso. Come il respiro. Come l’attimo di tempo tra un’inspirazione e un’espirazione, e viceversa. L’attimo in cui l’azione si sospende e si avverte il vuoto. L’attimo in cui osservi per la prima volta il silenzio, quando scopri che il mondo nasce da dentro.
L’umanità è un concerto di respiri. Tutti i respiri confluiscono in uno solo. Ed insieme si crea il mondo. Quando qualcuno si spezza, un altro incomincia. Respiri spezzati, respiri smorzati, respiri troncati, respiri trattenuti. Come quando hai paura, o quando sei innamorato. contatto con la sacralità di ciò che ci circonda, in attesa di un più ampio momento evolutivo della coscienza.
Suspended آویختگان, la seconda mostra personale di Saba Najafi, si interroga sullo stato dell’essere collettivo, in un momento di generale ansia costante e instabilità di quelle certezze ormai alienate dalle forme-pensiero antropoceniche e materialiste. La mostra è concepita per relazionarsi con lo spazio fisico della sede espositiva e intende essere testimonianza della ricerca di una dimensione soggettiva di delicata osservazione dei fatti e dei movimenti interiori, che trovano proiezione, come un riflesso in una pozza d’acqua, nell’esterno oggettivato, perpetuata per ritrovare una condizione comune, per porre attenzione a ferite psicologiche e fisiche e ai processi per risanarle attraverso una presa di posizione poetica. Il lavoro di Saba Najafi, che avverte negli ultimi anni una sempre più forte necessità di confrontarsi con lo spazio, coinvolgendo al medesimo modo il vuoto come il pieno, mirando all’instaurarsi di un rapporto diretto opera-spettatore, si esprime attraverso la ricerca di una relazione con l’esterno, con la natura, con l’umano, in un tentativo di definire nuovamente il significato della parola casa alla luce postuma di un trauma. Prive di figurazione, in continuità con l’arte classica musulmana, le opere di Najafi mirano alla verticalità quanto le architetture storiche mediorientali. L’uso ricorrente di foglie, rami, radici e pietre, accostate spesso a delicate sete, ai tradizionali kilim o alle stoffe afghane, appare come un riferimento ad una radice materiale, forse guida etica, che tenta di relazionarsi al mondo, ricordando costantemente la labile natura delle cose e la loro interrelazione continua, alla ricerca di un luogo dell’abitare intimo e collettivo.
Siamo tutti testimoni di un importante momento di transizione, vivendo un’umanità sospesa, forse dissociata, come nell’attesa di un movimento unico che anticipa la sua manifestazione, conservando caos nel silenzio. Gli attimi in cui conservo il mio respiro sono possibili momenti di trasformazione, in cui per un attimo restiamo tutti sospesi in attesa di qualcosa di latente che sta per accadere, nel tentativo di scegliere la strada giusta. Najafi si caratterizza come un’artista di forte impegno sociale e con un’attenzione costante verso i fenomeni globali e locali che caratterizzano presente, che al contempo si rivolge all’interno di sè stessa, tentando di sbrigliare la coscienza desiderosa di pura libertà dalle leggi implicite a cui questo stato dell’essere è sottoposto. Suspended آویختگان è un atto in cui arte e resilienza si fondono per reagire alla fragilità personale e alla violenza collettiva, proponendo una rivoluzione che avviene tanto all’esterno quanto all’interno, riscoprendosi parte di un tutto più ampio e complesso, confluendo in un unico respiro.

Testo di Luca Granato

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